http://www.ravennatoday.it/cronaca/conselice-impianto-ceneri-inceneritori-matrix.html
Tale impianto, denominato Matrix, dovrebbe veder la luce in un sito che si trova in zona depressa, nello specifico, in una posizione più bassa rispetto all'argine del fiume Zaniolo (6 metri) e all'argine della statale 610 Selice, (5.70 metri)"
Redazione26 Febbraio 2014
“ Con molta franchezza sono rimasto alquanto basito nel constatare dove sta nascendo un impianto di recupero delle scorie da inceneritori, con una potenzialità massima di 250.000 tonnellate all'anno, di cui 62.500 t/a composti da rifiuti pericolosi. Tale impianto, denominato Matrix, dovrebbe veder la luce in un sito che si trova in zona depressa, nello specifico, in una posizione più bassa rispetto all'argine del fiume Zaniolo (6 metri) e all'argine della statale 610 Selice, (5.70 metri), mentre il punto più alto dell'attuale struttura è di 4.20m. Tale sito ha subito nel corso degli ultimi 20 anni ben 3 allagamenti, di cui sono noti e documentati gli effetti, ovvero sommersione per minimo 1.50m relativamente alla struttura ed oltre 3m per i terreni adiacenti”: lo denuncia Sandro Mandini, Consigliere Regionale Idc e Vice-Presidente dell'Assemblea Regionale, relativamente ad un nuovo progetto a Conselice.
Continua: “Quel che risulta ancora più assurdo, è che in un capitolo della delibera che concede i permessi, si ammette indirettamente la pericolosità della dispersione di acque anche solo raccolte dalla struttura con le seguenti testuali parole "occorrerà limitare al massimo l'ingresso di acque meteoriche nei vassoi assorbenti del sistema di fitodepurazione a ricircolo totale previsto per le acque reflue domestiche (servizi igienici) provenienti dall'impianto; si dovrà quindi avere particolare riguardo alle pendenze del terreno circostante oppure prevedere dei piccoli argini perimetrali."
“Dopo queste premesse mi domando, com'è possibile che un impianto di questo tipo si insedi in una zona così a rischio? Chi ha valutato la procedura di VIA, dove e cosa ha guardato? Alla luce di quanto precedentemente esposto, stimati gli effetti oggettivamente disastrosi per l'ambiente e la salute dei cittadini che un ulteriore allagamento avrebbe ad impianto attivato, ipotesi impossibile da scartare a priori considerati i precedenti storici, ho depositato oggi una iterrogazione a risposta immediata, per chiedere al Presidente Errani ed alla Giunta Regionale, se ritengano saggio e doveroso attivarsi per sospendere immediatamente ed in maniera definitiva i lavori di messa in opera della centrale. Ritengo tale azione ad oggi, l'unica accettabile al fine di individuare un sito alternativo che disponga delle reali e necessarie caratteristiche atte a garantire la certa e assoluta sicurezza dei cittadini e dei luoghi coinvolti. La situazione risulta talmente surreale nel complesso, che parlare di ipotizzabile tragedia annunciata mi par oggettivamente ottimistica come posizione”.