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Grazie al decreto del Governo ecco che i mattoni delle nostre case saranno di calce e cemento mescolati ai rifiuti speciali pericolosi, alla faccia della salute umana.  E’ stato un voto unanime, la follia dei tecnici è rappresentata senza esclusioni di colpi: Bruno Alicata  e Antonio D’Ali del Pdl, Giampaolo Vallardi della Lega Nord Padania, Roberto Della Seta, Francesco Ferrante e Daniela Mazzuconi del Pd, con l’approvazione di tutti i senatori e ministri presenti, da Clini, Passera a Monti.. La Ragioneria Generale dello Stato ha messo il suo bollino al decreto, senza considerare i danni e i costi sanitari spaventosi derivanti dall’approvazione del provvedimento.
Per comprendere dobbiamo sapere che i combustibili di cui stiamo parlando possono essere prodotti a partire dai rifiuti urbani (CDR-Combustibili da Rifiuti) e dai rifiuti speciali come pneumatici, car-fluff, plastiche in genere, fanghi essiccati, ecc. Tutto questo è così possibile bruciarlo anche nei cementifici e riutilizzare il ricavato in calce e mattoni.
Diossine, furani, PCB, IPA, piombo, cadmio, mercurio, acido cloridrico, ossidi di azoto, ossidi di zolfo, ossidi di carbonio, sono solo alcuni dei composti emessi da inceneritori e ora anche da cementifici. Non esistono ancora studi scientifici che delucidino su tutte le centinaia di sostanze tossiche emesse da impianti già esistenti. E’ il caso di finanziare questi studi e di autorizzare solo ciò che tutela la Vita.
Chiedo dove siano i politici altoatesini che tenevano in mano il megafono alla manifestazione “no a questa gestione dei rifiuti” creatasi a Merano per la questione Rem Tec, gli stessi che praticavano assenteismo durante le autorizzazioni Provinciali ottenute per realizzare quell’impianto così come l’inceneritore nuovo a Bolzano. Chiedo perché i mass media non parlino di questo decreto.
Bruciare CDR e RS significa produrre Rifiuti Pericolosi abusando delle risorse limitate per avvelenare la vita ed ora i mattoni delle nostre case.  Investire nella prevenzione è concetto lontano ma siamo in dovere di lavorare verso questo orizzonte in quanto adulti con la responsabilità anche nei confronti dei nostri figli e del loro futuro. Acquistare compulsivamente ci fa diventare complici di un meccanismo distruttivo. Prevenire significa anche  impegnarci tutti ad evitare l’acquisto di rifiuti con questo destino: vogliamo ridurre fortemente la loro produzione, il loro accumulo, la loro combustione, il prodotto tossico ottenuto dalla combustione ed il suo traffico? Bene, stiamo attenti a cosa mettiamo nei carrelli. Questo lo possiamo fare.
LS