mercoledì 1 luglio 2015

Figlio mio, ti scrivo queste poche righe, affinche' tu possa leggerle in futuro... DH

Figlio mio, ti scrivo queste poche righe, affinche' tu possa leggerle in futuro, quando abbandonati i tempi del gioco e dell'apprendimento, ti affaccerai al mondo che ci aspetta, un luogo meraviglioso e terribile allo stesso tempo. Voglio che tu sappia che gran parte delle mie decisioni, della mia forza, della mia risolutezza le debbo a te... non sono cose che mi appartengono completamente, le ho fatte mie il giorno in cui, appena nato, l'infermiera in ospedale, mi ha passato le forbici ostetriche con le quali ho tagliato il cordone ombelicale che ti legava alla tua meravigliosa madre in un abbraccio biologico.
In quel momento, ho capito che la vita è questo... la decisione al rischio, affrontare tutto cio' che ci viene contro e va contro la nostra visione di vita.
In questi giorni, il nemico è un incredibilmente stupido sistema di gestire i rifiuti, che vuole bruciarli e poi mettere le scorie di questa combustione nei materiali edili di uso comune. Conselice e Lavezzola i nostri paeselli in apnea nel verde...sono stati scelti, loro malgrado, per ospitare questa assurda fabbrica e le sue assurde finalita'. Con alcuni amici, prima pochi... poi molti... abbiamo dato vita alla piu' grande movimentazione sociale di queste lande, ci siamo spesi in ogni direzione e forma. Abbiamo scritto, partecipato, discusso, urlato, votato e fatto votare, ballato, bestemmiato, dipinto, cantato, corso a perdifiato, abbiamo raccolto consensi e firme e tantissimo altro ancora. Come sempre, nel fare tutto questo, ci siamo fatti tanti nuovi meravigliosi amici, e purtroppo anche molti fastidiosi nemici. Per molti siamo "scomodi" o peggio ancora "gente con un doppio fine". Le stesse amministrazioni, che soffrono un malcelato senso di colpa, ci additano come "carbonari"... come quelli del NO... dimenticando che in realta' noi siamo quelli del SI ...un grande ed immenso SI alla vita...
Tutto questo lo faccio per te. Lo faccio per darti una possibilita' di vita migliore... non so come andra' a finire, tutto è molto piu' grande di noi, immensamente inspiegabile e alla lunga in molti se ne torneranno alle loro vite e gia' in molti se ne sono andati. Ma andava fatto...e va fatto.
Tutto ha un senso, se ti guardo, se penso a cosa sara' di questo territorio quanto tu dovrai avere dei figli come noi ora abbiamo te. E' triste pensare che tutto succede per danaro e potere... e che chi ci deve proteggere è lo stesso che ci ha venduto e spinti nell'abisso. Ma non essere triste... poi a distanza di anni, tutto avra' senso...e ragione d'essere. Noi eravamo li, e non abbiamo indietreggiato, e pure tu c'eri, piccolo e con la tua maglietta di protesta. Con i tuoi disegni di una fabbrica tetra e buia ed un sole dietro che ancora vuole splendere. Lo confesso, quando sono stanco, sfinito, quando inizio a non capire piu' nulla, quando i perchè non mi bastano piu' e le spiegazioni appaiono vuote e ripetitive.... allora guardo nella tua direzione, un luogo fatto di gioia e gioco, di condivisione e riscoperta. E solo li' ritrovo le forze per riprendere il cammino... con te, verso quel luogo che da sempre abbiamo voluto...il futuro.
Spero che queste mie righe...quando le leggerai ormai adulto, ti trovino in salute, che tu viva in un luogo puro e libero da pericoli, e fra persone vere ed autentiche, come quelle che mi stanno accompagnando in questo percorso di liberta'. Non avere mai paura di te stesso e delle tue possibilita'...amati e ed ama le persone che ti amano... rispetta ed onora il tuo territorio e la Natura che ti accoglie.
Ti voglio bene, non dimenticarlo mai...e non dimenticare che sono qui per te e con te.
dh

Intervento sul Matrix di Ilaria Riccipicciloni

In Lomellina si muore: i nostri fratelli di cenere




Inquinamento, i tecnici smentiscono l'Arpa: "In Lomellina si muore"Il mondo scientifico non ha dubbi: l’elevata concentrazione dei fanghi in Lomellina porta alla degenerazione delle culture, al degrado qualitativo dell’acqua, all’inquinamento del suolo e, soprattutto, all’aumento delle patologie mortali per l’uomo. L’inquinamento uccide e la quasi totale assenza di controlli sui fanghi non può che aumentare i rischi. Non solo un grido d’allarme, ma un vero e proprio bollettino di guerra illustrato sabato scorso a palazzo Cambieri durante il convegno dal titolo “Utilizzo agronomico dei fanghi in agricoltura” organizzato dall’associazione Futuro sostenibile in Lomellina. Nell’occasione i relatori non hanno usato mezzi termini, puntando il dito soprattutto contro Arpa: controllore giudicato poco attento.
“I controlli effettuati da Arpa – spiega il geologo Alberto Maccabruni – riguardano solo il suolo, ma evidentemente all’interno dell’agenzia non hanno collegato tutti i neuroni. È infatti noto che entro cinque giorni i liquami penetrano in profondità, contaminando anche l’acqua, elemento che non viene mai analizzato”. Non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere. Come se non bastasse, come spiegato da Alberto Maccabruni, in molti casi sono le stesse ditte committenti ad effettuare controlli e campionamenti sulla qualità dei fanghi. Un rifiuto che opportunamente trattato, secondo la legge italiana, diventa un ammendante agricolo. “Ma i liquami industriali e delle aziende agroalimentari contengono metalli pesanti e altre sostanze che, in alte concentrazioni e con il passare del tempo, portano a gravi conseguenze per la salute. Nei fanghi usati in agricoltura ci sono particelle che non hanno mai fatto parte del ciclo della natura e che il terreno non recepisce. Nulla si distrugge, ma tutto o si trasforma o si muove, passando dal terreno all’acqua, agli alimenti e all’uomo che li consuma. In questo meccanismo il fattore tempo è determinante e tra qualche anno si vedranno le drammatiche conseguenze ”. Proprio dei risvolti sulla salute umana si è occupato l’altro relatore, il ricercatore del Cnr Giuseppe Damiani. “Le analisi vanno affidate a enti e ricercatori indipendenti dalla politica – aggiunge Damiani – invece spesso vengono pubblicati lavori discutibili, fatti appositamente per assecondare certi interessi. Ma io mi occupo da anni dell’analisi e dello sviluppo di patologie gravissime. É ormai evidente che in Lomellina una persona su due svilupperà un tumore e la causa è da addebitare al bioaccumolo di sostanze tossiche a cui siamo sottoposti nel nostro territorio. Quando dico queste cose mi prendono come una Cassandra che predice solo sventure, ma si tratta di evidenze scientifiche. Però è la politica che sceglie le personalità da mettere a capo delle agenzie come l’Arpa”. E la politica, chiamata direttamente in causa, come risponde?
In sala erano presenti il primo cittadino Marco Facchinotti, i sindaci di Parona, Tromello, Monticelli, il parlamentare pavese Luis Orellana. Tutti apparentemente uniti nella lotta contro l’eccessivo uso dei fanghi in agricoltura e l’insediamento a Mortara della ditta EcoTrass. Ma ora comitati, associazioni e cittadini, dopo le parole, vorrebbero vedere i fatti. E per il momento tutto sembra legato alla buona volontà degli agricoltori. Così come spiegato da Alberto Gregotti, esponente di Confagricoltura e consigliere comunale di Mortara.
“Nella mia azienda agricola non uso i fanghi - puntualizza Alberto Gregotti – ma è una scelta antieconomica. L’utilizzo di questi ammendanti mi consentirebbe di risparmiare circa 10mila euro all’anno e in un periodo di crisi come questo capisco che molti siano tentati. È quindi la politica che ha il dovere di mettere i paletti legislativi idonei”.

http://www.informatorelomellino.it/index.html

Prelievi sui cereali/lettera al sindaco 1 luglio 2015


Informazione. Posto una richiesta per ottenere una delega dal Sindaco che mi consenta di essere un pubblico ufficiale per il prelievo con localizzazione certa di campioni di cereali dai nostri terreni . Pratica indispensabile per dimostrare che alla data odierna i nostri prodotti avevano determinate percentuali di polveri e metalli pesanti.

giovedì 18 giugno 2015


MA NON CI DICEVANO CHE SULLA TERRA DEI FUOCHI ESAGERAVAMO?

Calvi Risorta, in provincia di Caserta, nella cava ex Pozzi Ginori si sta scavando da giorni. Dalla superficie fino a nove metri e più di profondità, emergono rifiuti di ogni genere e color e ci sono materiali che si infiammano quando, scoperti, entrano a contatto con l’ossigeno dell’aria.
A scavare sono gli uomini del Corpo forestale su mandato della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ipotizza il reato di disastro ambientale. Per il comandante regionale del Corpo Forestale Sergio Costa, siamo davanti alla più grande discarica di rifiuti tossici d’Europa: 2 milioni di metri cubi su 25 ettari di terreno contaminato.

martedì 9 giugno 2015

I nostri alleati nella lotta contro gli inceneritori Forlì

Riassunto del risultato di FORLI
il SINDACO DI FORLI ha incontrato i rappresentanti della piattaforma NO INCENERITORI EMILIA ROMAGNA ( di cui il NO MATRIX e' stato tra i primi membri ) e ha dato le motivazioni del rinvio sulla discussione della nuova classificazione in R1 ( trasformazione in termovalizzatore ) dell'inceneritore di Forli con le seguenti motivazioni
1- non può un interesse nazionale sovrastare un interesse locale
2- non si devono ricevere rufiuti da tutta italia ( come prevede art 35 dello sblocca italia )
3- anzi bisogna ridurre l'incenerimento dei rifiuti incentivando la differenziata ..che puo' inveceessere una risorsa economica
ricordiamo che
questi sono i PUNTI ribaditi alla tavola rotonda con rappresentanti regionali con presente moderatore di RAI 3 a cui abbiam partecipato il mese scorso
speriamo che LA MASSA CRITICA TRA COMITATI inizi a dare i frutti ... UNITI E' L'UNICA STRADA